Scooter ad assetto variabile
 
 
Il progetto
Nasce l'idea di uno scooter ad assetto variabile agile nel traffico cittadino e inattaccabile in sosta.

Ideato in collaborazione con il Centro Stile Piaggio Coordinato da A. Van Onk e G. Ferrara, ISIA Firenze nell' a.a. 1996/97.

I problemi cui è stata posta maggior attenzione sono:

> protezione dello scooter da atti vandalici (in particolare la seduta e gli organi di guida)

> protezione da agenti atmosferici (come il vento che fa cadere gli scooter in sosta e la pioggia che bagna la sella)

> limitata capienza del vano porta oggetti e l'accesso scomodo allo stesso

> difficoltà nel porre il motociclo sul cavalletto e l'instabilità che esso comporta.

E' per questo che abbiamo riprogettato l'oggetto "scooter da fermo" lasciando pressoché inalterato l'oggetto "scooter in movimento".

Lo "scooter da fermo" diviene così un oggetto chiuso, raccolto, poggiante a terra, capace di mantenere l'equilibrio, di proteggere se stesso, il casco ed altri eventuali oggetti al suo interno.
 
 
assetto chiuso/sosta
 

 
assetto aperto/posizione di guida
 

 
modello in scala 1:4
 
Come funziona
Il sistema che permette queste due diverse combinazioni:chiuso-sosta/aperto-posizione di guida è puramente meccanico e di estrema semplicità. Tutto ciò è infatti possibile grazie a un movimento a compasso dello scudo, imperniato su di un asse orizzontale, che porta questo a far combaciare perfettamente il suo profilo con quello della coda. Due alette ausiliari, permettono la chiusura totale del "guscio" in sosta e, ritraendosi, di non ostacolare i movimenti durante la guida. La leva che permette la chiusura agisce sul fulcro delle sospensioni.
Per un eventuale costruzione di un prototipo sono stati curati tutti gli aspetti funzionali e di manutenzione, ergonomici e di sicurezza, nonché tutti i parametri normativi, al fine di ottenere l'idoneità alla circolazione e omologazione.

L' intero progetto è coperto da un brevetto per invenzione.
 
Indagine di mercato
E' stata svolta un'indagine di marketing su di un campione di 1.500 persone di diversa estrazione sociale, culturale e geografica, che ha messo in luce molti problemi quali: la protezione dello scooter, in particolare la seduta e gli organi di guida, da atti vandalici e da agenti atmosferici e la limitata capienza del vano porta oggetti.
La voce femminile degli intervistati ha messo in luce anche altri problemi quali la difficoltà nel porre il motociclo sul cavalletto e l'istabilità che esso comporta specialmente in presenza di vento (problema accentuato dall'uso del parabrezza) causando la caduta dello stesso e dei motocicli parcheggiati vicini. Si può notare facilmente come questi problemi evidenziati riguardino lo scooter in sosta. E' per questo che abbiamo riprogettato l'oggetto "scooter da fermo" che diviene così un oggetto chiuso, raccolto, poggiante a terra, capace di mantenere l'equilibrio, di proteggere se stesso ed altri eventuali oggetti.